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Tousentout Cinema…di Paola Brunetta

Due anni, un bel percorso. Siamo partiti nel novembre del 2016 con I sogni segreti di Walter Mitty di Ben Stiller, commedia sognante e ariosa sull’identità e la realizzazione di sé ottenuta mettendosi in gioco in una ricerca guidata da una figura magicamente significativa, e siamo arrivati, in questa chiusura di 2018, a un film tutto al femminile, una commedia sentimentale sulla realizzazione e la riscoperta di sé, 50 primavere di Blandine Lenoir.

In mezzo ci sono state delle commedie più o meno graffianti (Dobbiamo parlare di Sergio Rubini), classiche ( Non sposate le mie figlie! di Philippe De Chauveron), lievi (Piuma di Roan Johnson) o al contrario impegnate nei temi e nei modi (La pazza gioia di Paolo Virzì), dei film che sfiorano la commedia, leggeri senza davvero esserlo, come Sing Street di John Carney e Le donne della mia vita di Mike Mills, e dei film un po’ più seri ma ugualmente aperti alla speranza come, in modi diversi, Fai bei sogni di Marco Bellocchio, Lion – La strada verso casa di Garth Davis e Una donna fantastica di Sebastián Lelio.
Film più o meno d’autore e più o meno d’essai, di diversi generi e contenuti oltre che di stili di regia più o meno originali, ma accomunati dalla necessità di parlare alle persone e di dire qualcosa su questo nostro mondo e su questa nostra umanità, anche proprio sui meccanismi dell’umano perché l’interesse di Tousentout è la comprensione dell’uomo in tutti i suoi aspetti, dal punto di vista sia fisico che spirituale ed emozionale, nella sua realtà esteriore ed interiore e nelle sue relazioni con i suoi simili, per mettere al centro l’amore, la grazia e la bellezza, che vogliono dire libertà.
E connessione tra tutti e con il tutto.

Ci sembra che il pubblico abbia risposto, attento alle proiezioni e partecipe nei momenti di condivisione, e ci auguriamo che possa coinvolgersi sempre di più in questo lavoro che è anche un modo diverso di utilizzare il cinema: non per discettare dei film sul piano estetico o contenutistico, ma per vedere cosa hanno provocato in noi, quali emozioni ci hanno suscitato, quali risposte psicologico-esistenziali hanno suggerito.

Paola Brunetta

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